Progettazione e realizzazione di una affiche eseguita dopo un attento studio sugli stili storici ed illustrativi dei manifesti artistici in voga sul finire dell’epoca umbertina e caratterizzanti di tutta la Belle Epoque.
I soggetti raffigurati sono tre, ciascuno di fondamentale importanza sul simbolismo e il significato dell’illustrazione pubblicitaria: il Toro arricchito da zoccoli e corna dorate, emblema di Torino, città natale dell’aperitivo e di origine del Vermouth, raffigura l’energia e la forza ed è portatore di innovazione e d’indomabile vitalità. Una Dama guantata in abiti ottocenteschi scorrazza incurante e gioiosa al trotto dell’animale senza domarlo, come a celare un’intesa inscindibile fra i due, ella appare padrona del Toro: è allegoria, infatti, della stessa città. Frizzante e disinibita, mentre alza la gamba e sorride gentile allo spettatore, tiene ben saldo un calice alla sua destra e una bottiglia di Vermouth alla sinistra, terzo soggetto e vero protagonista della grafica pubblicitaria. La bottiglia sembra appena stappata e riversa il suo contenuto dorato in un arco trionfante fin dentro al bicchiere. Appare come il vero, essenziale elemento a definire la spensieratezza di un confuso momento di festa o a celebrare en passant il coronamento di un brindisi.
La composizione traccia visivamente un “8” costruito su due circonferenze di diversa espansione che circoscrivono il gesto della dama e l’arco del liquore con una più ampia continuità sulla conformazione del toro e del suo galoppo. L’intera illustrazione viene quindi complessivamente inserita e guidata all’interno di una rigida e precisa griglia di costruzione.
Le campiture piatte ed uniformi sfoggiano colori sgargianti che esaltano, senza elementi di distrazione sullo fondo, i soggetti illustrati. La palette è essenziale (strutturata solo da cinque colori oltre al bianco che sono: l’ocra, il cardinale, il menta, un evening blue e il ceruleo per lo sfondo) e tali cromie ricordano le tinte complementari utilizzante nelle autentiche affiche d’epoca, le quali facevano spiccare gli elementi proprio grazie ai vividi colori sempre molto accesi e contrastati. Non esistono gradienti e le poche tridimensionalità sono date dai contorni appena accennati sulla muscolatura del toro e dalle pieghe del vestito.
Le scritte si riducono all’essenziale: titolo, luogo e produzione. Infine, in basso a destra, lungo il bordo verticale del manifesto, firma e data dell’autore completano il quadro del manifesto. Anche i caratteri rievocano uno stile sinuoso e goliardico, evidentemente scelti a sottolineare il gusto dell’art nouveau sul finire del XIX secolo.
Il vero significato dell’affiche non è trasmettere un messaggio pubblicitario moderno e contemporaneo, ma rappresenta uno studio stilistico sulla “nuova arte pubblicitaria” (così come veniva definita dai cugini d’oltralpe la nascente arte della pubblicità). Tutto vuole esprimere leggiadria attraverso specifici contesti di forme, colori e un messaggio d’insieme rievocativo della Belle Epoque, madre fervente dell’attuale comunicazione e modernità.
Iniziativa di fantasia a scopo didattico/sperimentale.
Realizzazione e studio di Affiche pubblicitarie di rievocazione storica.
Adobe Photoshop®
15 aprile 2020
Branding e Pubblicità, Grafica Pubblicitaria, Sperimentazioni